Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Arinna Errigo: uno Tsun-Ari in pedana

Immagine
Se si prova a chiederle amicizia su Facebook, il sistema dirà che ha già troppi amici e non può accettarne altri; se la si segue su Twitter, si sarà in compagnia di altre 2.666 persone; ha un suo sito web ( www.ariannaerrigo.it/ ) e ultimamente la vogliono tutti sia in televisione che nei giornali. Dopo quell'argento conquistato ai danni di Valentina Vezzali e quel duello all'ultima stoccata perso nella finale contro Elisa Di Francisca, Arianna Errigo ha davvero conquistato tutti con quel modo di fare e di combattere tutto istinto e velocità. Non a caso, nell'ambiente della scherma è conosciuta con il soprannome di “Tsunami”: “ in realtà ora è “TsunAri” - l'unione tra lo Tsunami e Arianna - e deriva dal fatto che il mio modo di fare scherma è molto aggressivo; sono una persona poco paziente e quindi difficilmente aspetto l'errore del mio avversario. Preferisco di gran lunga attaccare e per questo la mia scherma è un po' più movimentata rispetto allo

Inspire a Generation: volontaria alle Olimpiadi di Londra 2012

Immagine
Quando nella cerimonia di chiusura, Jacques Rogge ha ringraziato i volontari che hanno preso parte ai Giochi Olimpici di Londra 2012, ho provato un grande orgoglio. Sì, perché tra quei 70.000 volontari provenienti da tutte le parti del mondo c'ero anche io. Quella per le Olimpiadi è una vera e propria passione, tanto che nel 2004 avevo già lavorato ad Atene. Sin da da bambina sognavo di prendere parte a questo evento, ma non pensavo che si potesse davvero lavorare per i Giochi Olimpici da esterni. Un giorno, mi è capitato sotto mano un articolo dove si parlava di come diventare volontari alle Olimpiadi di Atene 2004; inviai la domanda quasi per gioco: la vedevo come una cosa talmente grande ed importante che credevo non ci potesse essere neppure la più minima possibilità che mi chiamassero. Invece.... Quella esperienza fu talmente bella che non appena ho saputo che le Olimpiadi si sarebbero svolte a Londra mi sono messa subito in moto per inviare la mia candidatura. In real

Mi fido di te: Noemi Signorile e Macchia

Immagine
LA MIA PICCOLA STAR Immaginate la scena: aeroporto di Malpensa. Dopo circa un mese che non la vedevo - non era mai successo di stare lontani per così tanto tempo - finalmente Noemi ritornava dal Giappone dove aveva giocato la World Cup. Mi sfilo il collare; faccio lo slalom tra le gambe dei passeggeri in arrivo; le corro incontro e le salto in braccio appoggiando persino le zampe sulle sue spalle come a volerla abbracciare. Una scena da film, non trovate? Eh sì, a me piace un po' fare la star. Da quando il video della video-chiamata Skype tra me e la mia padroncina sta spopolando su Youtube ( http://youtu.be/oFDKjX4uY ) e da quando mi hanno dedicato persino un articolo dal titolo “Il cagnolone di Noemi” mi sento davvero una STAR. Lo ammetto: mi piace stare al centro dell'attenzione. Non vi dico il caos che ho suscitato quel giorno all'aeroporto, ma anche tanti sorrisi da parte delle persone che assistevano alla scena compresi due poliziotti che inizialmente si sono pr

I mestieri del volley: Davide Mazzanti

Immagine
L'intervista con Davide Mazzanti inizia in maniera un po' insolita; almeno per me che normalmente non faccio le fotografie per i miei articoli. Questa volta, invece, armata di macchina fotografica, ho il compito di immortalare Davide nella sua quotidianità, quando una volta lasciati i campi da gioco si rifugia nella sua casa a Marotta circondato dai suoi cari. Sarà per questo che dopo essere passati nella palestra in cui si allenava da giocatore e in spiaggia per un saluto agli amici, mi ritrovo faccia a faccia con la mamma che ci prepara il caffè! Ed è proprio grazie a lei che coach Mazzanti si è avvicinato alla pallavolo: “ Ho iniziato a giocare e mi è subito piaciuto. Merito però di mia madre. Infatti, ero uno di quei ragazzi che provavano tutti gli sport ma che alla fine li lasciava tutti. E rischiavo di fare lo stesso con la pallavolo. All'epoca avevo fatto un provino a Fano e il mio allenatore mi aveva detto: “adesso vediamo quanto sei scarso!” Io che ero un po'

Monika Kučerová

Immagine
IL CORAGGIO DI SOGNARE “ Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” . Così, con le parole del suo scrittore preferito, Paulo Coelho, si potrebbe descrivere la carriera di Monika Ku č erov á , classe 1983 schiacciatrice della Sanitars Metalleghe Mazzano. Ed è stato proprio per seguire i suoi sogni, quello di giocare in una lega importante, che Moki è arrivata in Italia alla Minetti Vicenza nel 2008. “ quella di Vicenza è stata una breve parentesi e forse in quell'occasione non sono stata capace di esprimermi al meglio. Nella serie A2, posso invece dimostrare il mio valore e poi sono molto felice di avere la possibilità di continuare a giocare nel “Belpaese”: l’Italia mi piace e mi ci trovo davvero molto bene. Inoltre, quello italiano è uno dei campionati più belli: confrontarmi ad un livello così alto di pallavolo mi piace e mi stimola, senza contare il fatto che la pallavolo italiana ha una

Tennis: Errani e Vinci campionesse nel doppio agli US Open

Immagine
NEW YORK - Con il punteggio di 6-4, 6-2 il duo Errani/Vinci si aggiudica gli US Open: da domani saranno prime nella speciale classifica di doppio della WTA.Un 2012 davvero d'oro per Sara Errani e Roberta Vinci. Dopo la finale agli Australian Open, la vittoria al Roland Garros e i quarti a Wimbledon, arriva un altro straordinario successo per il duo azzurro che si aggiudica anche il trofeo sul cemento newyorkese battendo con un netto 6-4, 6-2  le ceche Andrea Hlavackova e Lucie Hradecka (numero 3 del tabellone) . Dopo essersi scontrate nel derby ai quarti del singolare, Errani e Vinci si sono ritrovate insieme per giocare la finale del torneo di doppio. Il match era tutt'altro che scontato per la coppia italiana. Una di fronte all'altra si sfidavano infatti le due coppie che hanno dominato la stagione nei 4 slam: Errani/Vinci vantavano infatti 18 vittorie e 2 sconfitte, Hradecka/Hlavackova 18 vittorie e 3 sconfitte. Inoltre, Hradecka/Hlavackova si erano aggiudicate gli u