Editoriale mese di febbraio: le lezioni del volley....targate YAMA

LEZIONI DI VITA

Da sempre la pallavolo è stata per me una grande scuola di vita e nonostante abbia ormai da anni appeso le mie ginocchiere al chiodo, continua ad esserlo ancora adesso. In particolare è stata la Coppa Italia ad insegnarmi, o meglio, a ricordarmi quattro piccole lezioni di cui ho fatto tesoro e che voglio condividere con tutti voi.

La prima, senza ombra di dubbio, è che l'unione fa la forza: la vittoria della Yamamay Busto Arsizio è stata una vera e propria vittoria di gruppo. Vedere le giocatrici tutte abbracciate durante l'inno nazionale mi ha ricordato che nella vita, come nella pallavolo, è sempre importante avere un gruppo di persone al tuo fianco che credono in te e che condividono i tuoi stessi obiettivi. Proprio come il nostro gruppo, dove ogni numero e ogni successo è il risultato di un lavoro di squadra, fondato sulla fiducia e il rispetto che ognuno di noi – direttori, giornalisti e fotografi - ha degli altri.

Il secondo insegnamento è arrivato quando parlando con gli addetti ai lavori o andando in giro tra i tifosi di Urbino, Busto, Piacenza o Modena bastasse dire la parola “Pallavoliamo” per suscitare parole di apprezzamento e supporto da tutte le parti. Cosa ho imparato? Che l' entusiasmo da parte di voi lettori è contagioso ed è una spinta in più per dare sempre il meglio e per continuare con passione. Ed è per questo che da parte mia e da tutta la redazione di Pallavoliamo vogliamo dirvi grazie! Credetemi...non c'è nulla di più gratificante che ricevere i complimenti da parte dei propri lettori e capire che effettivamente siamo forti! E anche i numeri ci danno ragione: lo scorso mese abbiamo toccato il record di 22.000 visitatori.

Un numero che potrebbe dare davvero alla testa!

Ed è proprio di questo che tratta la terza lezione che ho ricevuto quel giorno da parte di Carlo Parisi. Neo vincitore della Coppa Italia, artefice di una stagione strabiliante a capo della Yamamay, alla mia richiesta di un autografo, con la mano tremante – e credetemi....tremava davvero – coach Parisi mi ha ringraziato per la richiesta e ha scritto il suo nome in un angolino del mio foglietto. Il suo insegnamento: l'umiltà. Perché è vero, è bello essere riconosciuti e ricevere tanti apprezzamenti, ma è anche importante ricordare che c'è sempre qualcosa da migliorare e tanto lavoro da fare per mantenersi a questi livelli.

Infine, l'ultima lezione – e forse quella più importante - mi è arrivata nel momento in cui, dopo le interviste di rito, il forte e sincero abbraccio con due giocatrici mi ha ricordato per l'ennesima volta la parte più bella di questo lavoro: raccontare le emozioni, le lacrime, le sfide e la gioia che la pallavolo sa e riesce a regalare, condividendole con chi questo sport lo gioca, lo ama, lo sostiene o come noi, lo vuole raccontare.

L'articolo e la foto sono pubblicati sul numero di Febbraio di Pallavoliamo.

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