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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

I Roland Garros si tingono d'azzurro: Fognini e Schiavone nei quarti

Tennis: Roland Garros, Schiavone raggiunge i quarti; Fognini si ritira per infortunio PARIGI (FRANCIA) - Fabio Fognini centra per la prima volta in carriera il traguardo dei quarti di finale in uno slam: era dal 1980 che un italiano non superava la prima settimana del Roland Garros di Parigi. In campo femminile, impresa di Francesca Schiavone che supera in tre set la serba Jankovic con un tennis d'altri tempi e la grinta di sempre. Per la prima volta dopo quasi venti anni, in campo maschile un italiano riesce ad entrare nella fase finale del torneo francese del Roland Garros. L'ultima volta risaliva infatti al 1980 quando Barazzuti era riuscito nella medesima impresa. Quest'anno tocca a Fabio Fognini che nella giornata di domenica ha battuto in cinque combattutissimi set lo spagnolo Albert Montanes. L'atleta italiano, dopo aver perso il primo e il terzo set, ha saputo mantenere la giusta concentrazione e il giusto ritmo che gli hanno permesso di rispondere colpo su

Editoriale mese di maggio 2011 - Pallavoliamo

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CAPITANO, MIO CAPITANO Maggio per noi che viviamo di volley femminile significa una sola cosa: play off. Dopo il pressochè perfetto equilibrio che ha dominato questo campionato, non ci si può aspettare che una vera e propria lotta in campo tra le quattro formazioni rimaste a contendersi il titolo di campionesse d'Italia. E così mentre Busto, Villa, Novara e Bergamo stanno dando vita all'ultimo, entusiasmante capitolo di questa stagione, mi ritrovo a pensare alla mia prima volta da “inviata speciale” sui campi da volley e alla giocatrice che ha fatto un po' la storia dei play off in queste ultime quattro stagioni. Correva l'anno 2006 e proprio in questo periodo il mio boss mi aveva chiesto di “coprire la Scavolini Volley”. In quella partita le Colibrì affrontavano in semifinale l'Aystel Novara di Osmokrovic, Skowronska e Aguero. Andai e vissi più da tifosa che da giornalista quella fatidica gara che catapultò Pesaro nelle finali contro Perugia, serie che poi r

Lettera a Martina Guiggi

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Cara Marty, mentre sto scrivendo queste righe, tu sarai già in piena corsa scudetto con la tua squadra. Non so di certo come andrà a finire, ma qualunque sia il risultato finale puoi star certa che io sarò lo stesso orgogliosa di te e di quello che hai fatto fino ad ora, non solo nella pallavolo, ma anche nella vita. Come tutti i genitori, infatti, anche io all'inizio mi ero prefissata degli obiettivi nei tuoi confronti, come per esempio che tu ragionassi sempre con la tua testa, che sapessi prendere le giuste decisioni e che io fossi in grado di darti i giusti consigli. Non te l'ho mai detto prima e quindi colgo l'occasione per farlo ora: sono davvero contenta di come sei cresciuta…sei esattamente la figlia che io avrei voluto avere! Poi vederti felice di fare un lavoro che ti piace mi riempie di felicità. É vero: un genitore è contento solo quando vede i suoi figli esserlo. Certo, a volte sei un po' testarda e non sempre andiamo d'accordo su tutto. Un esempio?

Caterina Bosetti agli Europei Prejuniores 2011

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Questi europei in Turchia per me sono stati una grande esperienza personale: oltre che sportiva: era infatti da tanto che non giocavo e mi serviva proprio fare un'esperienza del genere per ritrovare quel feeling con il campo che mi mancava davvero tanto. Infatti, avevo giocato un po' questa estate ma in campionato non ho ancora molto spazio. Quest'anno sono entrata più spesso rispetto alla scorsa stagione, ma non sono mai stata schierata per tutta la partita. Non potete immaginare quanto mi mancava stare in campo sin dalle prime battute e sentire quell'agitazione che si prova nel corso della partita! Inoltre, sapevo che sarei stata anche un punto di riferimento per le mie compagne più giovani e quindi sentivo di avere una grande responsabilità. É stata quindi un'esperienza personale davvero bella che mi ha dato tanta fiducia e ricaricato in vista dei tanti impegni che mi attendono con Villa Cortese e con l'Under 18. Poi giocare in un palazzetto sempre molto a

Manon Flier

L'incontro con Manon Flier è fissato per mezzogiorno: la giocatrice olandese è reduce dalla trasferta di Novara, dove la Scavolini è riuscita a strappare alle piemontesi la vittoria che ha rimesso in parità la serie valida per i quarti di finale dei play off scudetto. “Siamo arrivate questa mattina alle quattro” mi racconta Manon “e giocare contro le tue ex compagne di squadra nel loro palazzetto, è stato anche più duro”. Il tempo di ordinare un caffè e la nostra intervista ha inizio: quando parla del suo sport a Manon le brillano gli occhi e quel che più colpisce è la sua voglia di raccontare e soprattutto di raccontarsi attraverso la pallavolo. “Io sono una persona che ha bisogno di esprimersi. All'inizio della mia carriera in Italia, la lingua è stato sempre un po' un limite per me: era terribile e frustrante non riuscire a parlare e ad esprimermi come volevo. Mi sentivo chiusa e questo devo dire che influenzava anche il mio modo di giocare. In campo, infatti, io ho bi

Play off 2011: Scavolini battuta da Novara saluta la corsa scudetto

Dopo tre scudetti consecutivi, la Scavolini deve dire addio al sogno di vincerne un quarto: l'Asystel Novara si impone nuovamente al Palas di via Partigiani per 3 a 2 e vola in semifinale contro Bergamo. Match combattuto fino alla fine, con tanti infortuni in casa bianco-rossa e una grande prova di Usic. Dopo aver perso gara 1 in casa e aver compiuto una grande rimonta sul campo avversario, le colibrì vanificano l'impresa perdendo al tie-break tra le mura amiche. Alla fine della partita Tofoli non trova scuse: "Hanno giocato meglio, giusto che passino il turno loro. Anche stasera abbiamo commesso troppi errori, specialmente nei momenti decisivi. C'è una grande amarezza in tutti noi". Anche l'inizio gara non prometteva cero bene: durante il riscaldamento Manzano rimedia un infortunio che la toglie definitivamente dai giochi. Tofoli è così costretto a rinunciare alla sua centrale titolare e schierare al suo posto Olivotto nel sestetto al posto suo. A rendere

Europei Prejuniores 2011: azzurrine d'argento

ANKARA (TURCHIA) - Medaglia di bronzo per le azzurrine che perdono solo in finale contro la Turchia. Tre atlete italiane premiate alla fine della competizione. Le azzurrine di Pieragnoli, dopo aver sconfitto la Germania per 3-2 in semifinale, si devono piegare alle padrone di casa con il punteggio netto di 0-3 (25-21, 25-22, 25-19). Le Turche sono arrivate all'appuntamento finale del torneo continentale dopo la vittoria contro la Serbia, classificatasi terza. Per l'Italia si tratta della seconda medaglia d'argento dopo quella ottenuta del 2003 a Zagabria. A fare la differenza in campo i troppi errori della ragazze di Pieragnoli, arrivati soprattutto al servizio e che hanno permesso alle turche di ottenere punti importanti nei momenti cruciali dei tre set. Le azzurre hanno comunque disputato un ottimo torneo, arrivando imbattute alle finali (3-1 contro la Germania e la Grecia, 3-0 contro la Slovacchia, l'Ucrania e il Belgio, 3-2 contro la Germania in semifinale). Tra

Play off 2011: Scavo-Novara gara 1

Gara 1 dei play off va all'Asystel Novara: Scavolini poco concreta nei primi due set si ritrova nella terza frazione. Chiude Barcellini con tre attacchi da "capitano". Gara 2 in programma mercoledì a Novara: gara da tutto o fuori. Dopo le ultime convincenti performance contro Bergamo e Piacenza, la Scavolini fa un nuovo passo indietro proprio nella gara d'esordio nella corsa allo scudetto. I troppi gli errori e la poca incisività in attacco, regalano i primi due set a Novara, brava a sfruttare tutte le opportunità che le Colibrì hanno offerto. Novara parte forte ottenendo subito un break in avvio di 5 a 0 su battuta di Barun. La Scavolini tenta la rimonta con Flier in battuta s ei sporta sul 4-5 ma Novara allunga nuovamente sul 4-8. Al rientro dal time out tecnico Pesaro recupera e grazie anche ai numerosi errori in battuta di Novara (5) rimane in gioco. Le ragazze di Caprara ritrovano un nuovo vantaggio grazie a Veljkovic sul rush finale e chiudono il primo par

Carolina Kostner terza ai campionati mondiali di pattinaggio

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MOSCA - Risalendo dalla sesta posizione, Carolina Kostner vince la medaglia di bronzo ai mondiali di pattinaggio: un risultato, a suo dire, "inaspettato" raggiunto grazie ad una grande determinazione, fiducia e "tanta pazienza". Dopo la seconda posizione nel 2008, i Mondiali erano diventati una sorta d'incubo per l'atleta valtesina: tante cadute, delusioni e lacrime. Per questo l'appuntamento di Mosca riservava molte insidie per la pattinatrice italiana. Ma Mosca le ha sempre portato fortuna: è infatti proprio sui ghiacci della capitale russa che Carolina , a soli 18 anni, aveva vinto la sua prima medaglia mondiale. Così, dopo aver terminato il programma corto in sesta posizione - anche a causa di una caduta sul triplo flip - Carolina è stata in grado di recuperare fino alle terza posizione con un programma lungo quasi ineccepibile e pattinando con la giusta dose di fiducia e determinazione. Il titolo è andato invece alla giapponese Miki Ando che de