Intervista a Natalia Brussa-dicembre 2008

È sempre sorridente; è argentina di Santa Fè e sta vivendo un momento magico sul campo: ecco a voi Natalia Brussa, schiacciatrice classe 1985 al suo secondo anno con le Colibrì.

La Scavolini Pesaro sta vivendo una stagione d’oro: prima in classifica, imbattuta sia in campionato che in Champion League, ottime percentuali in tutti i fondamentali. E tutto questo grazie ad un gruppo di giocatrici e di uno staff tecnico che stanno lavorando sodo e che prendono con serietà tutti gli impegni. E non si tratta solo del sestetto titolare, ma anche delle giocatrici che, dalla panchina, riescono a dare il loro contributo nei momenti in cui questo viene richiesto. Tra queste, Natalia Guadalupe Brussa è sicuramente la giocatrice che in questa prima fase di campionato sta attraversando un momento magico: una buonissima performance in Champion contro le austriache del SVS Post Schwechat, minuti importanti nei big match contro Jesi, Novara e Bergamo. L’abbiamo intervistata per sapere le sue impressioni e per conoscere i sogni nel cassetto del numero 8 di Pesaro per il 2009.

Quest’anno stai entrando sempre più spesso e anche in momenti importanti. Come ci si sente?

Per me è veramente un’emozione grandissima. È un premio per lo sforzo che uno fa ogni giorno in palestra e durante gli allenamenti. Sono molto contenta di poter scendere in campo e ringrazio Zè per la fiducia che mi stando e per questa opportunità. Voglio approfittare di tutto ciò che mi viene offerto e lo faccio con molta tranquillità perché entrare in campo, assieme alle altre, è una situazione di festa. Giocare con loro è davvero bello perché siamo molto unite e ci divertiamo a fare uno sport che noi tutte amiamo.

In cosa sei migliorata dallo scorso anno?

Non te lo saprei dire con esattezza. Io provenivo da Forlì, da una squadra di una lega inferiore, e quindi mi dovevo adattare ai ritmi e al lavoro dell’A1. Non è stato facile soprattutto dopo che per 5 anni ti sei allenata in un certo modo. Poi i brasiliani hanno tutto un modo diverso di allenare: ti insegnano le cose più facili; per loro è tutto facile. I risultati iniziano a vedersi solo quest’anno. Certamente rispetto allo scorso campionato sono più serena e ciò è stato possibile grazie ad un insieme di cose: sono cresciuta di testa e di personalità e quindi anche i risultati sono migliorati.

Qual è, secondo te, la chiave di questo miglioramento?

Sicuramente la mia voglia di fare e di imparare assieme all’attenzione a tutte i consigli che mi danno. Loro (Zè Roberto e Vercesi ndr.) sono molto bravi. Non solo lavorano sulla tecnica e sulla tattica ma soprattutto a livello mentale.

In squadra siete molte argentine. Aiuta questo fatto per crescere e restare in sintonia?

Sicuramente questo aiuta tantissimo. Abbiamo creato un gruppo molto unito. Io personalmente sono molto legata a Carolina (Costagrande ndr.), anche lei argentina, e con le due “bambine” (Lazcano e Castiglione ndr.). Carolina è una grande amica e riesce a capirmi anche solo con uno sguardo.

Tra le tue compagne, qual’è la persona a cui fai più riferimento?

Carolina per me è un punto di riferimento sia dentro che fuori dal terreno di gioco. Mi aiuta moltissimo. Tra le altre mie compagne, anche Elke (Wijnhoven ndr.) è una persona che sa trasmettermi molta fiducia. Siamo un gruppo molto affiatato nel quale io sto davvero bene e dove ci si allena sempre con il sorriso. Questo è davvero importante per me.

Quale è il tuo più grande desiderio per l’anno nuovo da un punto di vista pallavolistico?

Il mio desiderio più grande è poter rivincere un altro scudetto, anche se quest’anno le competizioni a cui prendiamo parte sono tante e tutte davvero importanti. Mi piacerebbe poter vincere anche la Champion League e la Coppa Italia …insomma, nel 2009 mi piacerebbe vincere tutto, ma piano piano. Per me vorrei la stessa tranquillità con la quale sto giocando ora, lo stesso entusiasmo nell’allenarmi e nell’andare in palestra. Mi sto divertendo molto e lo faccio con il sorriso: spero che continui così anche nel 2009.

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