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Visualizzazione dei post da 2010

Lettera a Lucia e Caterina Bosetti

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Care Luci e Cate, il campionato è appena iniziato ed entrambe, per il secondo anno consecutivo, indosserete le maglie di Bergamo e di Villa Cortese. Avete tutte e due bruciato le tappe: tu Lucia a 18 anni nella Unicom Starker di Sassuolo e tu, Cate, a soli 16 anni nelle fila di Villa Cortese. Ricordo ancora quando sono arrivate quelle offerte: io e vostro padre abbiamo cercato di darvi i migliori consigli possibili per la vostra crescita. D'altronde, conosciamo bene l’ambiente della pallavolo e quindi in ogni momento abbiamo cercato di aiutarvi a fare delle scelte giuste. La preoccupazione più grande era quella di bruciare le tappe: passare da una B1 alle serie A non è così semplice, anche perché si rischia di non trovare il giusto spazio. Tu Luci, sin da piccola eri molto tecnica, e quindi il tuo passaggio ad un club importante è stato quasi naturale. Ricordo che avevi avuto tante proposte anche prima, ma ho cercato di farti capire che non era ancora tempo per prendere e andare

Angelica Gentili

Ci sono alcuni sogni talmente grandi da sembrare irraggiungibili; talmente inarrivabili da non poterli neppure chiamare “sogni”. Chi penserebbe, infatti, dopo 15 anni di pallavolo giocati tra serie C e serie B2, di arrivare ad indossare la maglia della Scavolini Pesaro in serie A1? È questa la storia di Angelica Gentili, capitano della Scavolini Montecchio, società pesarese che milita nel campionato di serie C. “Non posso dire che giocare in serie A fosse un sogno nel cassetto perché non me lo immaginavo neppure di poter calcare quei campi. Certo, è stata una soddisfazione grande, ma non era un mio sogno perché semplicemente lo vedevo come impossibile”. L’inaspettata convocazione tra le fila delle campionesse d’Italia è arrivata tramite un messaggio su Facebook da parte di un’ex Colibrì, Giorgete Mengarda. “ Gio mi ha mandato un email su Facebook, chiedendomi se ero disponibile a partire con la serie A per delle partite di Champion perché c’era bisogno di una dodicesima giocatrice.

Hooker & Flier finalmente in bianco-rosso

Forse le nazionali americana ed olandese non saranno del tutto soddisfatte del risultato ottenuto in questi mondiali di volley. La Scavolini, al contrario, ha di cui festeggiare: per Destinee Hooker e Manon Flier la rassegna iridata è stato infatti un vero e proprio successo. Contro ogni pronostico, gli Stati Uniti, colti di sorpresa da un sorprendente Giappone, sono finiti al quarto posto e sono rimasti a bocca asciutta. Il limite maggiore della nazionale a stelle e strisce? Una dipendenza quasi assoluta da Dee. La schiacciatrice statunitense ha infatti schiacciato 52 palloni siglando 24 punti, contro i 37 serviti a Tom Logan. Ciò significa, che la neo Colibrì ha fatto letteralmente gli straordinari in attacco in questa partita. E non solo. Infatti, se si vanno a vedere le statistiche del match contro la Russia, l’unica a non arrendersi è stata proprio Destinee che ha messo a segno 23 punti e lottato come una leonessa contro l’armata russa. Ora Pesaro l’attende con la speranza che Dee

Elisa Rocca

La pallavolo è per molti una passione. Una passione talmente grande che spesso obbliga a scendere a grandi compromessi e a prendere delle decisioni che agli occhi di molti potrebbero sembrare incomprensibili. È questo il caso di Elisa Rocca, schiacciatrice bresciana, classe 1986 che dopo aver indossato la maglia della nazionale ed aver ricevuto una convocazione in A1, ha deciso, proprio in nome di questa passione, di vestire la maglia di una squadra di B1. “ A Busto Arsizio sono rimasta per soli 3 mesi. Avevo scelto di andare lì perché era la mia prima occasione per andare in serie A1, però, alla fine, non ce l’ho fatta a rimanere perché avevo bisogno di giocare. Nella Yamamay non avevo spazio e quindi ho deciso di andare via e sono stata ingaggiata in serie A2 a Donoratico, dove ho giocato da titolare per una salvezza davvero importante. L’obbiettivo è stato raggiunto ed io sono stata contentissima così. Certo, potermi allenare con giocatrici del calibro di Esko, Matuszkova e Fernand

Lettera a Laura Saccomani

Cara Laura, ti scrivo questa lettera a poche settimane dall’inizio del nuovo campionato. Per il secondo anno indosserai la maglia della Scavolini Pesaro e giocherai nuovamente nella massima serie. E meritatamente, vorrei aggiungere! Non solo per i risultati e i miglioramenti che hai ottenuto, ma soprattutto per l’impegno che hai messo in campo e fuori. Il primo anno a Pesaro non è stato certo semplice per te, anche perché è stato il primo grande distacco dalla tua famiglia. In realtà, vederti partire, è stato duro per tutti noi perché, siamo una famiglia molto unita: se fosse per me ti terrei qui con me, anche se avessi 50 anni. Ti ho visto soffrire, faticare per ottenere i risultati che hai ottenuto, e quando avevi bisogno della tua famiglia, noi siamo corsi molte volte a Pesaro per starti vicino, anche se tu ci dicevi “cosa ci fate un’altra volta qui? Un giorno, quando sarai anche tu madre, capirai. Certo, hai avuto dei momenti di sconforto, sempre però supportati dal fatto che sta

Solidarietà sulle ali del volley: SOLIDARIETA’ SULLE ALI DEL VOLLEY: l'iniziativa

Solidarietà sulle ali del volley: SOLIDARIETA’ SULLE ALI DEL VOLLEY: l'iniziativa : "La pallavolo é lo sport che amiamo, la nostra passione, la nostra vita.Con l'iniziativa 'Solidarietà sulle ali del volley' essa diventa anc..."

Scavolini-Virtus Bologna 2010

Davanti al pubblico delle grandi occasioni, la Vuelle esce sconfitta dal big match contro la Virtus Bologna: la Scavolini tiene comunque il ritmo e si arrende solo nel finale nonostante la panchina corta e l'assenza della sua guardia titolare Diaz. Nonostante l'assenza di Diaz, perno importante per la squadra, gli uomini di Dalmonte hanno dimostrato sul campo di essere un gruppo compatto e capace di reagire nei momenti difficili. A complicare le cose nel classico match contro Bologna, ci sono state poi qualche decisioni arbitrali alquanto contestate che hanno messo fine prematuramente alla gara del pivot bianco-rosso Cusin. L' atmosfera nella quale si gioca la palla a due iniziale è quella dei grandi eventi, con circa 4.500 persone sugli spalti ad incitare la propria squadra. La Scavolini parte con una formazione d'emergenza: Collins, Hackett, Almond, Aleksandrov, Cusin; la Virtus risponde con Poeta, Gaiulius, Kemp, Amoroso, Sanikidze dall'altra. L'inizio di Pe

Le Colibri' ai Mondiali di Volley: part 2

Destinee Hooker e Manon Flier sono state ancora le protagoniste indiscusse delle rispettive squadre nella seconda fase dei campionati mondiali di volley femminili. Dee chiude, infatti, con un totale di 168 punti di cui 141 arrivati dalle sue schiacciate; Flier scende invece di alcune posizioni nella classifica finale anche a causa delle sconfitte della sua nazionale: il suo rendimento (123 attacchi vincenti, 16 muri e 13 ace) rimane, comunque, il migliore delle “oranges” e tra i primi 10 del mondo. Nonostante qualche sconfitta, il cammino delle due atlete è stato più che positivo anche in questa seconda fase. Dee ha impressionato tutti con i suoi 19 punti di media nelle varie partite. A colpire in particolare sono stati i 24 punti inflitti all’avversarie nel big match tra Italia – USA che ha visto le azzurre trionfare per 3 a 1. A tenere a galla la nazionale a stelle e strisce è stata proprio la giovane schiacciatrice che ha dato il tutto e per tutto contro quelle che dalla prossim

World League a tutta Scavo

Manon, Dee e Senna: tre nomi; tre giocatrici; tre avversarie nella lotta per lo scettro mondiale. Solo una cosa le accomuna: nella prossima stagione tutte e tre indosseranno la maglia tri-scudettata della Scavolini. Quale miglior occasione, allora, che seguirle nella competizione iridata per conoscerle meglio? Manon Flier, opposto classe 1984, è il capitano delle “oranges”, squadra che, in questa prima fase, si è trovata nella pool B, assieme alla nostra nazionale. Destinee Hookers, è il posto quattro della squadra statunitense che, nella pool C, ha collezionato una serie incredibile di 3 a 0 e non ha perso nessun match.A farne le spese anche la Croazia di Senna Usic, “vecchia” conoscenza del pubblico pesarese. Il posto quattro croato, nonostante le difficoltà della sua nazionale, in questa prima fase ha messo a segno un bel bottino: 54 punti totali con ben 46 attacchi vincenti. Davvero niente male, se si pensa che la Croazia ha vinto una sola partita (quella incredibile contro Cuba) e

Yamamay post!!

Trovate in link all'articolo Cuore di Mamma di Francesca Marcon anche sul sito http://www.volleybusto.com/0809/qualenews.asp?ID=797

Pesaro strappa una vittoria all'overtime contro Caserta

Orfana di Diaz, Pesaro strappa la vittoria contro Caserta grazie ad una partita di gran carattere dei suoi italiani: 89 a 91 per la seconda vittoria consecutiva dei bianco-rossi. Cusin MVP della gara. La sfida al Pala Maggiò si preannuncia di fuoco: da un lato Caserta alla ricerca della prima vittoria stagionale, dall'altra la Scavolini Pesaro, reduce dall'esaltante vittoria contro la blasonata Lottomatica ma orfana della sua guardia. Con l’assenza del portoricano Diaz, Dalmonte affida quindi il suo attacco a Cinciarini. Caserta parte molto contratta, e Cusin nei primi secondi di gioco recupera la prima palla del match, mancando tuttavia l'appuntamento con il canestro nella fase di transizione. Mentre Caserta continua a sbagliare, Aleksandrov si fa sentire sotto canestro e dopo aver catturato due rimbanzi d'attacco sigla i primi due punti per i bianco-rossi. Cusin si fa perdonare subito l'errore iniziale e sigla il primo break per la Scavolini che si porta sul 4 a

La Scavolini Siviglia infiamma l'Adriatic Arena

La Scavolini Siviglia si riscatta dalla sconfitta della scorsa settimana battendo la Lottomatica Roma per 76 a 69: una vittoria che ha visto i pesaresi sempre avanti, nonostante un clamoroso black out nel terzo quarto che ha messo a repentaglio l'intero match. I pesaresi costruiscono il primo vantaggio grazie ad una difesa granitica e a quattro recuperi nel solo primo tempo. In attacco, poi Diaz e Collins si rivelano una vera e propria macchina macina-gioco, capace di creare continue azioni offensive e di dare alla propria squadra il giusto ritmo. Roma, dal canto suo, mette in campo una difesa troppo approssimativa, permettendo a Almond e a Diaz di siglare il primo allungo che a 8 minuti dall'avvio diceva +8 per i padroni di casa (16-8). Gli uomini di Dalmonte non si lasciano sorprendere dalle giocate di Crosariol e Smith; anzi, Hackett e Collins mantengono alto il ritmo e con una tripla con tiro aggiuntivo di Almond a pochi secondi dalla sirena dell'intervallo, la Scavolin

Stagione 2010-2011: preaseason all'insegna dei mondiali

Non c’è alcun dubbio! Sia in campo femminile che maschile, i mondiali di volley sono stati i grandi protagonisti della pre-season 2010-2011.Mentre, infatti, la World League maschile ha infiammato i palazzetti di mezza Italia, nel mondo del volley rosa tutto sembra ruotare intorno ai prossimi mondiali in terra nipponica. E così, visto che la manifestazione iridata si svolgerà a partire dal 28 ottobre, tutto il movimento sembra essere ibernato in una sorta di stand-bye: pochi tornei, poche amichevoli e qualche polemica di troppo.Una vera e propria croce per i tifosi, non solo pesaresi, che dovranno attendere il 28 di novembre per rivedere le proprie stelle in campo. Più fortunati i supporters delle squadre impegnate nelle coppe europee.Per la Champion (Pesaro, Bergamo, e Villa Cortese), infatti, il primo match è fissato per il 25 novembre. Per Pesaro, il debutto casalingo sarà contro le polacche dell’ Aluprof Bielsko-Biala e in campionato contro Pavia. Ma come ingannano il tempo le nostr

Esordio negativo per la Scavolini Siviglia

Nella prima giornata Varese castiga Pesaro che, nonostante una convincente reazione ad inizio ripresa, sciupa tutto nell' ultimo quarto peccando di lucidità nei momenti cruciali della partita. Prossima partita all'Adriatic Arena contro Roma. Mentre Milano e Sie na vincono le rispettive partite e mettono subito in chiaro di essere le due contendenti al titolo, la Scavolini Siviglia esordisce contro Varese. Coach Dalmonte non rischia Diaz e butta in quintetto Cinciarini. L'avvio vede i biancorossi subito pericolosi dal perimetro di gioco con due buoni movimenti d’attacco di Cusin e una tripla di Aleksandrov che da' il vantaggio di 11-14 alla Vuelle. Ben prima del termine della prima frazione Dalmonte ha già cambiato tutto il suo quintetto titolare, fatta eccezione per Almond. Tra le fila varesine scendono in campo anche due vecchie conoscenze dei pesaresi, Slay e Rannikko, ed è proprio quest'ultimo a siglare il pesante break di 10-0 (21-16) per i padroni di casa. Nel

Lettera a Francesca Marcon

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Cara Francesca, anche se per tutti sei Cisky, per me sei e sarai sempre la mia Francy. Da poco più di un mese hai lasciato la tua Conegliano per Busto Arsizio. È la prima volta che lasci la tua città e penso proprio che questi primi tempi da sola, non siano stati semplici. Già immagino quanta bresaola ed insalatone ti sei mangiata! Eh, già, non ti piace molto cucinare e fino a che eri qui a Conegliano, a mezzogiorno trovavi sempre il pranzo pronto. A Busto hai comunque trovato una seconda famiglia e per questo sono più tranquilla. Sai, anche per me questo primo allontanamento è stato duro… e sì, lo devo ammettere: qualche lacrima l’ho versata, soprattutto perchè hai qualche problema fisico, e lo sai, io sono sempre un po’ apprensiva. Ma sappi che sono contenta di questa tua decisione: volevi metterti alla prova e trovare nuovi stimoli e spero che questa tua nuova avventura possa darti grandi soddisfazioni. Sì… perché anche se vederti partire è stato molto triste per me, la tua carrier

Lettera a Francesca Ferretti

Cara Francy, ricordo ancora quando a undici anni hai detto addio alla ginnastica ritmica per dedicarti alla pallavolo: stavi crescendo tanto ed eri diventata troppo alta per quello sport. Ti portai allora nella palestra di Augusto Sazzi e da lì iniziò la tua scalata nel mondo della pallavolo: ti ho sempre appoggiato in questa tua scelta anche perché già da quei primi palleggi si vedeva che avresti potuto arrivare in alto. All’inizio era tuo padre che ti seguiva nei vari spostamenti per farti visionare dato che anche lui era un allenatore. Ma quando hai iniziato a fare i primi tornei e le prime partite, io ci sono sempre stata, anche se a volte mi dovevo dividere con le partite di tuo fratello maggiore. Anche lui giocava a pallavolo, ma tu sin da piccola hai sempre avuto una marcia in più! Ti ricordi quando ho lasciato te e tuo fratello in casa da soli, tu l’hai scambiato per la rete da pallavolo e l’hai preso a pallate facendolo sanguinare? Tutti me lo dicevano che avresti fatto gran

Interview to Katelyn Murray

Rookie of the week in December 2005; 3 rd among the Atlantic-10 rookies in scoring; 1 st with 35 three-pointers; 33 steals and 7.4 points per game average. These are only a few numbers that branded Katelyn Murray’s performance in the last basketball season. Katelyn arrived at Saint Bonaventure University one year ago after playing for the Trinity basketball team in her high school years. At this time already, Katelyn showed that she had the skills and talent to play important matches and in higher leagues: the nomination to the All-State first team in Class AA for 2004-05 by the Pennsylvania Interscholastic Athletic Association is a concrete example of her potential. Statistics speak clear: Katelyn Murray is one of those players that you had better observe carefully. However, beyond these numbers, there is something more about this 19-year-old player from Harrisburg (PA). And this something is her passion. First of all, a great passion for

Intervista a Julieta Lazcano e Carla Castiglione

Entrambe del 1989; entrambe provengono dalla lontana Argentina; entrambe giocano nella Scavolini Volley sotto l’attenta guida di Zè Roberto. Le due giocatrici in questione rispondono al nome di Carla Castiglione e Julieta Lazcano e da un anno sono a Pesaro per la loro “avventura italiana”. Ma cosa si prova, ad una età così giovane, giocare in una delle squadre più forti del campionato e stare così lontano da casa? Il numero 9 e il numero 15 delle Colibrì hanno risposto alle nostre domande parlando del loro passato, del loro futuro,dei loro obiettivi pallavolistici e dei loro sogni nel cassetto. Dopo un anno passato a Pesaro, le due ragazze si sono inserite benissimo nella nuova cultura e nella nuova città. Anche se non mancano le differenze con la loro patria. “ Pesaro mi piace moltissimo e mi trovo molto bene anche se all’inizio è stato un po’ difficile dato che venivo da Buenos Aires, una città molto più grande di Pesaro e che offre molto di più ” ha detto Carla. Per Julieta